Antiriciclaggio, quando lanciare un SOS (Segnalazione Operazioni Sospette)?

SOS Antiriciclaggio

Venerdì 25 maggio si è tenuto a Milano il Convegno “S.O.S. (Segnalazione Operazioni sospette) Antiriciclaggio“, organizzato dall’Associazione Sindacale dei notai della Lombardia esclusivamente per i propri associati.

Lo scopo dell’incontro, a cui hanno partecipato circa 300 notai, è stato quello di fornire alla categoria una “fotografia” della disciplina e della casistica finora conosciuta, per consentire un aggiornamento pratico ed utile per lo svolgimento quotidiano della professione e aumentare la consapevolezza della delicatezza della materia.

Dal successivo dibattito è emersa l’assoluta necessità di un nuovo approccio alla normativa per poter verificare anche il massimo reale contributo di collaborazione che il notariato è in grado di fornire. Solo dopo tale verifica interna sarà possibile un confronto chiaro e trasparente con gli altri operatori coinvolti nella lotta al riciclaggio per un percorso comune in cui poter determinare anche degli standards operativi, ma anche i confini e le responsabilità, segnalando l’eventuale mancanza di strumenti adeguati.

Nelle relazioni presentate (vedi sotto) e nelle riflessioni che sono seguite è stato ben evidenziato il delicato ruolo e la grande responsabilità del notaio nell’adempimento degli obblighi della normativa e l’enorme (e incalcolabile) rischio che corrono (decisamente più degli altri) i colleghi che stanno abdicando alla gestione e direzione personale dell’attività professionale; affidandosi a strutture intermedie che portano (e impostano) lavoro si devono, quindi, fidare delle verifiche di questi soggetti che, però, non avranno alcuna responsabilità né, di conseguenza, alcun interesse a segnalare (al notaio) operazioni sospette. Forse, le sanzioni (penali e amministrative) della normativa antiriciclaggio saranno più convincenti del codice deontologico!

Infine, il suggerimento che ci è stato offerto dall’unica relatrice “non notaio” (Angela Quatraro, avvocato in Milano: “Buongiorno, siamo della Guardia di Finanza” Che fare?) per il caso di “visite” della Guardia di Finanza: con il massimo rispetto e con grande spirito di collaborazione, è opportuno avvisare e farsi consigliare dal proprio avvocato.

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