
Mercoledì 27 giugno si è tenuta a Milano la Tavola rotonda “Abuso del diritto tra lealtà fiscale e certezza delle regole“, organizzata dall’Associazione Sindacale dei notai della Lombardia e moderata dalla giornalista di Italia Oggi Cristina Bartelli.
Durante l’incontro, a cui hanno partecipato circa 170 notai, è stato fatto il punto della situazione su una tematica di grande interesse per i cittadini, le imprese e gli operatori del diritto.
Ha aperto i lavori il professor Gianni Marongiu con un inquadramento generale della problematica, sollevando grossi dubbi sull’esistenza di un principio generale immanente anti abuso del diritto.
Il dottor Mauro Manca, rappresentante dell’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Lombardia, ha espresso il punto di vista dell’Amministrazione finanziaria, sottolineando, però, come l’utilizzo dello strumento dell’abuso del diritto sia stato utilizzato per situazioni abnormi e in percentuali davvero irrilevanti. Il notaio Ugo Friedmann ha poi focalizzato l’attenzione su alcuni casi di applicazione del principio nelle imposte indirette, criticando l’operato dell’AF e della Giurisprudenza tributaria.
Il dottor Massimo Scuffi, già consigliere di Cassazione – sez. Tributaria, ha poi illustrato l’evoluzione giurisprudenziale del principio dell’abuso del diritto, sottolineando come la formulazione attuale della norma (in particolare la procedimentalizzazione e l’onere della prova), inserita nello schema di Disegno di Legge Delega di Riforma Fiscale, derivi da numerose sentenze.
Infine, il notaio Domenico Cambareri, nella prima parte del suo intervento, ha individuato, secondo una sua ricostruzione, le ragioni della nascita dello strumento dell’abuso del diritto, affrontando un interessante parallelo socio-politico e storico-culturale con quanto accaduto nell’America della grande depressione riscontrando numerose “coincidenze” rispetto ai giorni nostri; nella seconda parte della relazione ha affrontato il delicato tema della ruolo e della responsabilità del notaio per le scelte “fiscali” dei clienti, ribadendo, provocatoriamente, la necessità di una “disobbedienza civile”, intesa nel senso di continuare ad assistere i cittadini nel conseguire un legittimo risparmio di imposta attraverso i criteri della Legge e non attraverso strumenti di misurazione delle distorsioni del diritto.
È seguito un dibattito concernente anche lo schema di Legge Delega, la sua utilità e le sue criticità evidenti. Dall’insieme delle relazioni è emerso come i cittadini e gli operatori del diritto si devono confrontare con un caos normativo e un’attività giurisprudenziale di creazione del diritto senza precedenti. E se è evidente che il rispetto delle leggi, e quindi, anche la lealtà fiscale, è un principio indiscutibile per ogni società che vuole definirsi civile, bisogna stare attenti a evitare di violare, per mere ragioni di cassa, un altro principio di civiltà alla base di ogni democrazia: la certezza delle regole.
Lo schema di Disegno di Legge Delega al Governo sulla Riforma fiscale è, senz’altro, un’occasione importante per dare attuazione ai principi sulla certezza del diritto e per mettere un punto fermo al dibattito giurisprudenziale che è sorto negli ultimi anni, anche se le prime versioni che sono circolate destano ancora molte perplessità, lasciando ancora eccessive zone grigie e di discrezionalità su una materia così delicata.
Dalla Tavola Rotonda sono emersi spunti di riflessione utili anche al dibattito che seguirà in Parlamento e l’auspicio è che il Governo dei Tecnici cominci ad ascoltare anche i “tecnici” del diritto. I professionisti, che tutti i giorni si confrontano con le reali esigenze della società, fungendo da mediatori culturali tra Stato, cittadini e imprese, sono a disposizione – il Notariato lo è senz’altro – per offrire il proprio contributo.
DOCUMENTAZIONE A DISPOSIZIONE
- Scarica il contributo di Mauro Manca: “Abuso del diritto: al confine tra evoluzione ed involuzione degli strumenti di accertamento del reddito. Una possibile traduzione operativa del principio costituzionale di capacità contributiva” (formato .PDF)
- Scarica l’Intervento di Domenico Cambareri (formato .PDF)